Dalla collaborazione a quattro mani tra Alessandro Ciffo e Sonia Pedrazzini nasce il progetto  HELLAS XXII, una collezione di sorprendenti vasi in silicone che  sembrano generati da una macchina del tempo, grazie alla quale, la memoria dell’antica Ellade è filtrata, condensata e destrutturata per poi essere ricostruita ed attualizzata ai nostri giorni.
I vasi, che riprendono le cromie e le forme classiche di anfore, coppe e crateri dell’antica Grecia, sono realizzati in silicone e sono caratterizzati da eleganti centine, rigorosamente disegnate e poi saldate tra loro, come per ri-costruire una sorta di “esoscheletro della memoria”.
Questi oggetti, algidi e morbidi, solidi e flessibili, sembrano provenire da un futuro remoto.
Sembrano antichi manufatti che, grazie al teletrasporto e al replicatore, - il celebre dispositivo fantascientifico della saga di Star Trek - prima vengono “dematerializzati”, cioè convertiti da materia in energia e poi, dopo un elaborato processo, giungono a noi “rimaterializzati”, quindi ricomposti, da energia in nuova materia.
Ma il dispositivo ha alterato la ricostruzione e non ci consegna dei vasi uguali agli antichi archetipi ellenici: i nuovi venuti sono manufatti ipermoderni, non più vasi artigianali dalle forme organiche, ma oggetti di 3D art, progettati digitalmente, composti di elementi modulari, tagliati a controllo numerico, dove il silicone ha preso il posto della creta e la cui combinazione di strati alternati di diversi colori genera in automatico pattern e decori potenzialmente infiniti.
Questa alterazione è il plus di questo progetto: lo scarto che consegna nelle vostre mani l’antichità avvenirista della collezione HELLAS XXII.